martedì 26 luglio 2011

IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INTEGRATO IN UN CASOLARE IN COLLINA

Il committente dell'impianto è proprietario di un casolare su tre piani in collina dove ancora non è ancora possibile l'allaccio alla rete del metano che comunque stato scartato per la scarsa convenienza economica dell'utilizzo di questo combustibile.
Ancor meno conveniente sarebbe stata, conti alla mano, l'installazione di un serbatoio di GPL.


Schema idraulico

Si è scelto quindi di installare delle pompe di calore aria acqua “Aquarea” di produzione Panasonic integrando in regime invernale con un termocamino – nei terreni annessi all'edificio c'è ampia disponibilità di legna – e in regime estivo, per la produzione di acqua calda sanitaria, con collettori solari del tipo a svuotamento.
Le necessità di climatizzazione risultano ovviamente indispensabili in regime invernale mentre, per la particolare collocazione, in regime estivo è limitata agli ambienti esposti a sud ovest.
La scelta è caduta quindi, come logico le pompe di calore, su un impianto di riscaldamento a pavimento con circuiti separati per i vari livelli.
Si è scelto anche di installare due pompe di calore di potenza unitaria pari al 60% del fabbisogno termico per la migliore efficienza delle macchine di taglia inferiore e per la continuità di funzionamento in caso di avarie.
E' anche stato predisposto l'impianto per l'installazione di una eventuale terza macchina.
In regime invernale quindi il fluido termovettore delle pompe di calore viene inviato a un “puffer” del tipo “tank in tank” dotato di serpentino di scambio.
Il serpentino è collegato al termocamino e la temperatura viene gestita con una valvola a tre vie miscelatrice con sonda nel Puffer.
Il serbatoio interno è invece collegato al circuito dell'acqua calda sanitaria.
Non è stata data priorità a nessuna delle due fonti di calore e la gestione, su richiesta del cliente, è manuale.
La temperatura nel serbatoio, dovendo provvedere anche al riscaldamento dell'acqua calda sanitaria, è necessariamente più alta di quella necessaria per l'impianto a pavimento per cui dovrà essere regolata dalle valvole a tre vie dei collettori dell'impianto a pavimento.
Il boiler ad accumulo in regime invernale è inattivo
In regime estivo il Puffer viene intercettato e viene aperto il circuito del boiler ad accumulo.
Il boiler è dotato di due serpentini di scambio, uno per le pompe di calore e uno per i collettori solari del tipo a svuotamento.
Se l'insolazione è sufficiente le pompe di calore sono escluse o provvedono alla climatizzazione degli ambienti con la peggiore esposizione; in caso contrario invertono il ciclo e provvedono al riscaldamento dell'acqua del boiler fino al raggiungimento della temperatura impostata.
Si sono scelti i collettori solari a svuotamento per la sicurezza intrinseca di questa tipologia, per evitare di “glicolare” in percentuali alte il fluido termovettore ( aumento di resa ) e per evitare di dover installare dei dissipatori di calore che rappresentano un ulteriore punto di avaria di un sistema già abbastanza complesso.

1 commento:

Andrea ha detto...

Come mai avete preferito fare la climatizzazione con dei ventil e non sfruttare l'impianto radiante (inserendo naturalmente dei deumidificatori adiabatici)? il consumo estivo sarebbe stato ridotto ulteriormente