martedì 14 giugno 2011

Il vapore - Generalità

Il vapore è uno strumento insieme moderno e tradizionale, praticamente insostituibile nell'industria petrolchimica, chimica, cartaria, farmaceutica, conserviera e tante altre.
Altrettanto insostituibile nella generazione di potenza attraverso turbine, pompe ed alternatori come a bordo delle grandi navi e nelle grandi centrali termiche.
Nell'industria è spesso impiegato, ed è questo l'aspetto che ci interessa, per il riscaldamento.
Il vapore è ideale ovunque esista contemporaneamente la necessità di produrre, convogliare e sfruttare energia termica e pressione.
L'esempio più banale è quello di un semplice ferro da stiro con caldaia separata.

Si produce con relativa facilità e proviene dall'acqua che è fortunatamente ancora disponibile in quantità notevole e a un prezzo accettabile.
Negli impianti se ne effettua un ricircolo continuo con recupero pressochè totale con conseguenti bassi consumi.
Ha un elevato contenuto termico ponderale che significa leggerezza nella supportazione delle tubazioni e degli apparecchi utilizzatori che sono sinonimo di ottimo coefficiente di scambio, compattezza e economicità.
Quando una decina di anni fa a Roma Termini qualcuno decise di sostituire, per motivi sconosciuti, l'esistente impianto a vapore con un'altro ad acqua surriscaldata si trattò di sostituire le leggere sopensioni delle tubazioni di vapore con delle strutture utilizzanti profilati in acciao HEA 120 e 160 che richiesero elaborati calcoli e simulazioni di deformazione con il software Ansys.
Staffa a soffitto

Il vapore circola naturalmente senza bisogno di pompe o acceleratori, ha tubazioni di ritorno di sezione decisamente contenuta, consente alte temperature con pressioni anche modeste, è sicuro (a patto di rispettare alcune semplici precauzioni) e è relativamente facilmente trattabile.
Si presta facilmente alle regolazioni di temperatura o di pressione per mezzo di regolatori a due vie e soprattutto offre il vantaggio di una notevole flessibilità intesa come adattabilità dell'impianto a successive variazioni e modifiche.
Tale flessibilità è sconosciuta ad altri fluidi come l'acqua, l'acqua surriscaldata, l'olio diatermico, i gas frigorigeni ecc.
Naturalemte quanto detto vale per impianti razionalmente progettati e realizzati anche e soprattutto dal punto di vista del recupero energetico.
Sono proprio questi gli aspetti che se avrete tempo e voglia andremo ad analizzare.

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